"Le donne, in Italia, guadagnano in media il 20% in meno rispetto agli uomini, per cui neanche la crisi economica è uguale per tutti."Lo ha detto oggi la presidente della Commissione Pari opportunità della Fnsi, Lucia Visca, in occasione di un'iniziativa organizzata insieme a Cgil, Cisl, Uil e Ugl, con lo slogan "Mal comune... niente gaudio".

La forbice retributiva arriva, in certi casi, a superare il 50%. Per i professionisti dipendenti, ha detto Aitanga Giraldi, responsabile politiche Pari opportunità della Cgil, citando dati Isfol, le retribuzioni mensili si attestano intorno ai 1.400 euro per le donne contro i 1.900 euro circa per gli uomini, ossia il 25% in meno. Ma questo gap sale al 31% nel caso delle imprenditrici e raggiunge il -52% per quanto riguarda il guadagno annuale delle libere professioniste, rispetto ai loro colleghi uomini.

Inoltre, è stato sottolineato che le donne dedicano in media 3-4 ore al giorno in più degli uomini al lavoro di cura familiare. "Le donne hanno due lavori, uno non pagato ed uno pagato malamente", ha commentato ancora Giraldi.