In Campania l’instabilità dei mercati colpisce in particolare il settore automobilistico e quello degli elettrodomestici e a ruota il tessuto di piccole e medie aziende. Tra procedure di mobilità e cig oltre 15 mila i lavoratori e 122 le imprese colpite. Il ciclone della recessione, nella regione, tra l’altro registra la peggiore performance industriale nel Mezzogiorno.
I dati provengono da un rapporto che le segreterie regionali di Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil hanno presentato il 18 novembre. Un vero e proprio bollettino di guerra in cui “i prodotti della crisi finanziaria si sovrappongono alle crisi preesistenti nel tessuto produttivo ed industriale che era già in fase pre-recessiva”, evidenziano le tre organizzazioni sindacali dei metalmeccanici.
Il bilancio è aggravato dal trend negativo che sta investendo in particolare il comparto auto. A fronte di un ulteriore calo delle vendite compreso tra il 10 ed il 20% nel 2009 rispetto all’anno in corso, la Fiat sta facendo ricorso ad un massiccio ricorso alla cassa integrazione, che colpisce in particolare gli stabilimenti campani.
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Campania, per l'industria un bollettino di guerra
18 novembre 2008 • 00:00