da Rassegna sindacale Oggi, nel tempo della disintermediazione e della crisi dei partiti, in molti guardano alla Cgil come ad un presidio democratico fondamentale, non solo per la nostra storia e la nostra difesa della Costituzione, ma perché ci siamo stati sempre. Ci siamo stati allo sbarco della Diciotti, ci siamo stati nelle battaglie contro le derive oscurantiste sui diritti delle donne, sui migranti sui lavoratori, ci siamo stati tutte le volte che abbiamo cercato verità per Giulio Regeni, Stefano Cucchi e tutti gli altri. Lo ha detto Michele Pagliaro, segretario generale della Cgil Sicilia nel suo intervento al congresso della Cgil a Bari. E il 26 gennaio ci sarà una Cgil ancora più autorevole ha continuato Pagliaro presente nei luoghi lavoro, che non rinuncia al confronto con gli iscritti. Il congresso ci ha confermato che nel nostro paese non sono venute meno la voglia di partecipazione e la fiducia Cgil. Condivido la proposta di Maurizio Landini alla guida della nostra organizzazione ha concluso Pagliaro e sono convinto che la scelta maturata nelle ultime ore di restare uniti sia di buon senso e faccia onore al nostro gruppo dirigente. Abbiamo il dovere di restare uniti per cambiare il paese.