"Sabato 8 giugno, a partire dalle 9, saremo in piazza della Repubblica a Roma, per sostenere la grande mobilitazione nazionale 'Il futuro è servizi pubblici', indetta da Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa e Uil Fpl". Così, in un comunicato, la Cgil di Roma e del Lazio.

"Difendere il lavoro pubblico, equivale a difendere il valore dei servizi pubblici: sanità, scuole, igiene ambientale, sicurezza, legalità. Abbiamo vissuto anni in cui la politica ha svalutato il mondo dei servizi pubblici, ne ha delegittimato il valore, disinvestito, tagliato le spese, impoverito le professionalità. Oggi i servizi sono allo stremo, proprio mentre aumenta la richiesta da parte dei cittadini. Nei prossimi mesi ci sarà un ulteriore abbassamento dei servizi offerti, in considerazione della fuoriuscita di circa 5.000 dipendenti, solo nel Lazio, che usufruiranno di quota 100 e non saranno sostituiti, come invece proclamato in campagna elettorale dalle forze di governo", continua la nota.

"Sabato saremo in piazza per chiedere l’avvio immediato di un piano straordinario di assunzioni, lo sblocco del turn over e la stabilizzazione dei precari, con un’attenzione particolare alla sanità, in cui i continui tagli stanno generando disagi inaccettabili ai cittadini. Servono maggiori risorse per il lavoro nei servizi, serve garantire la contrattazione piena sul percorso di riorganizzazione delle amministrazioni e dei servizi.
Ormai è appurato che uno dei fattori che determina una minor competitività del sistema Italia è determinato dalla scarsa qualità ed efficienza dei servizi pubblici. Per far ripartire l’intero Paese, è necessario ridare una nuova efficienza e una rinnovata funzionalità alla macchina pubblica", continua il sindacato.

"Un percorso virtuoso, che restituirebbe dignità e orgoglio a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori che si fanno carico della collettività e contemporaneamente qualità ed efficienza ai servizi. Una battaglia unitaria e nazionale, quella di sabato, che riguarda tutti: ci aspettiamo la massima adesione e la presenza di tutte le categorie, a sostegno delle rivendicazioni delle federazioni del pubblico. Senza pubblico non c'è equità, non ci sono controlli, non c’è regolamentazione e il Paese continua a precipitare nel caos, in cui 'i furbi' la fanno da padrone", aggiunge la confederazione.

"Dopo oltre vent'anni di politiche che hanno svalorizzato e criminalizzato il lavoro pubblico, è necessario riaffermare che i servizi universali devono essere garantiti dal lavoro pubblico, unico modo per garantire trasparenza, equità e sicurezza. In altre parole, è necessario, nell’interesse generale del Paese, riaffermare il valore e la strategicità del lavoro pubblico. Sabato 8 giugno le lavoratrici e i lavoratori di Roma e del Lazio saranno al fianco dei lavoratori del pubblico impiego per sostenere una vertenza che parla all’intero Paese", conclude la Cgil.