È stata raggiunta l'intesa tra Vodafone e sindacati, che permette di ritirare la procedura di licenziamento per 1.003 lavoratori e lavoratrici. Un accordo di carattere difensivo, secondo le organizzazioni, ma che dimostra ancora una volta la centralità della contrattazione.

Nello specifico, la proprietà e le sigle del settore delle telecomunicazioni Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, insieme alle Rsu, hanno raggiunto un'intesa sui contenuti dell'accordo per la gestione condivisa di 1.003 efficienze, attraverso l'adozione di strumenti sostenibili per i dipendenti e per l'azienda. L'intesa è frutto di un positivo confronto con le organizzazioni sindacali, raggiunto nella fase di mediazione del ministero del Lavoro.

Salvi 1.003 posti di lavoro

"L'accordo ha l'obiettivo di implementare il piano di profonda trasformazione e modernizzazione del modello operativo aziendale, afferma l'azienda, continuando a investire e a competere in modo sostenibile, al fine di rafforzare la relazione con i clienti".

Un'intesa, prosegue, raggiunta grazie alla comune volontà di individuare strumenti condivisi, volti a ridurre l'impatto sociale e, al contempo, semplificare e adeguare l'organizzazione al nuovo contesto: Percorsi di riqualificazione professionale per la copertura di ruoli necessari al processo di trasformazione e per la internalizzazione di attività attualmente in outsourcing, attraverso la valorizzazione delle professionalità presenti nel perimetro aziendale, per 300 dipendenti nell'arco di due anni.

Sindacati: contrattazione strumento cardine

Così il commento unitario di Slc, Fistel e Uilcom: "L’ipotesi di accordo sottoscritto è frutto di un lungo confronto, in un contesto complicato di settore, con una procedura di riduzione del personale che interessava il 20% dell’intero perimetro occupazionale. Una intesa, sicuramente di carattere difensivo, che ha visto la delegazione sindacale impegnata prioritariamente a scongiurare un esito drammatico in assenza di accordo".

Il tentativo di continuare a puntare sulla riqualificazione professionale, trasformando le competenze delle lavoratrici e i lavoratori verso quelle nuove attività che il mercato e la digitalizzazione richiedono, "è la dimostrazione di una consapevolezza che la contrattazione debba essere lo strumento cardine per accompagnare i percorsi di trasformazione del settore delle telecomunicazioni".

La parola ora passa ai lavoratori, chiamati a esprimersi sull'ipotesi di accordo nelle assemblee che si svolgeranno entro il prossimo 21 giugno, in vista dell’incontro già fissato con il ministero del Lavoro il 22 giugno. Qui sarà comunicato l’esito della consultazione.