La Fisac Cgil rende nota la delocalizzazione in India da parte di Accenture peri i servizi di backoffice bancario per Monte dei Paschi, finora affidati ad aziende italiane. "A essere interessati a oggi - si afferma in una nota - sono circa 100 lavoratrici e lavoratori coinvolti in lavorazioni che riguardano quasi tutte le attività esternalizzate a Fruendo, la società di servizi per Mps di Accenture, come, ad esempio, anticipi fatture, estinzione conti, bonifici, indagini e successioni, leasing e factoring, mutui e altro. Il sindacato parla di "scelta della multinazionale, tra i principali fornitori di servizi per il mondo bancario e assicurativo, di ritrasferire all’interno del gruppo alcuni servizi utilizzando il proprio Delivery Center in India per poter sostenere la dinamica di riduzione di costi programmata nel contratto di servizio con Mps”.

I segretari nazionali, Chiara Canton e Riccardo Sanna, si pongono "due ordini di problemi: la delocalizzazione in ambito extraeuropeo di attività delicate, sensibili e strategiche, insieme al problema occupazionale, che questa scelta organizzativa di Accenture pone, per lavoratrici e lavoratori appaltati e interinali, i quali vedono a rischio il proprio posto di lavoro in ragione della delocalizzazione all’estero delle lavorazioni”.

Tale decisione costituisce poi, rincarano Canton e Sanna, “una forzatura inedita e rappresenta un precedente pericoloso per l'intero settore, proprio nel momento di presentazione della piattaforma di rinnovo del Ccnl del Credito che ha, tra gli altri temi, il rafforzamento dell’area contrattuale; inoltre, dal successo e dallo sviluppo di questa iniziativa potrebbero derivare altre forzature che deregolamenterebbero inevitabilmente tutto il mondo della fornitura di servizi finanziari, mettendo a rischio la tenuta occupazionale del settore”.

"Ci poniamo poi il tema della legittimità di tale operazione in termini di privacy e dati sensibili - proseguono -: le autorità regolatorie e di vigilanza hanno valutato con attenzione tutti gli aspetti? Se Accenture oggi delocalizza queste lavorazioni in India, quali altre avrà intenzione di portare fuori domani? Infine, è legittimo ed etico che una banca come il Monte dei Paschi, a ‘partecipazione statale’, consenta a un proprio fornitore di spostare fuori dall’Italia lavorazioni così delicate e importanti? Noi crediamo che non lo sia e pensiamo che si debba fare chiarezza il prima possibile sulla vicenda che ha potenzialmente impatti enormi per tutto il mondo bancario e assicurativo e per tutti i settori a esso collegati”, concludono Canton e Sanna.