Cinquant'anni fa fu siglato nel contratto nazionale dei metalmeccanici un importante accordo, che riconosceva il diritto allo studio e alla formazione. Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ricorda in un video l'introduzione delle 150 ore. Un tema non solo storico, ma più che mai attuale: "Anche oggi - spiega - il nodo della formazione e della competenza è fondamentale. È arrivato il momento non solo di rilanciare le 150 ore, ma di ribadire con forza il diritto alla formazione come diritto permanente nell'arco di tutta la vita lavorativa".

Il leader di Corso d'Italia quindi prosegue: "C'è bisogno che ogni settimana, ogni mese e ogni anno ci siano ore destinate a studiare e arricchire le proprie competenze. Questa è la nuova frontiera. Qualche passo avanti è stato fatto, in alcuni contratti, ma non è ancora sufficiente: noi pensiamo che nei rinnovi dei contratti nazionali il tema debba assumere la sua centralità. Ciò significa collegare la formazione alla riduzione degli orari di lavoro e aprire una discussione sulla riforma della scuola, come elemento essenziale per migliorare le proprie competenze".