Venerdi 29 aprile, dalle 15.30 alle 17.30, si terrà la mobilitazione degli oltre 2.000 lavoratori marchigiani addetti della sanità privata non ospedaliera (riabilitazione convenzionata) per chiedere il rinnovo del ccnl della riabilitazione privata, economicamente fermo da quattordici anni e per il quale si chiede l'apertura di un tavolo nazionale di confronto serio e continuativo da più di due anni.      

"Una situazione inaccettabile, che crea lavoratori di serie A e di serie B, un vero e proprio dumping salariale, non solo rispetto ai lavoratori della sanità pubblica, ma anche rispetto ai lavoratori della sanità privata ospedaliera che hanno visto rinnovato il loro ccnl". Così, in un comunicato unitario, le segreterie di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl Marche. 

"Per tali motivi, venerdi 29 aprile sono convocate, dalle 14.30 alle ore 18.30, assemblee unitarie in ogni struttura riabilitativa e dalle 15.30 alle 17.30 i lavoratori convergeranno, da tutta la Regione, davanti alla sede Aris Rsa di Porto Potenza, in via Aprutina 200, (di fronte all'Istituto Santo Stefano Kos care) per partecipare alla manifestazione di protesta, indetta per ricordare alla controparte datoriale Aris che è inderogabile il rinnovo del contratto nazionale, lo sblocco della contrattazione e il doveroso riconoscimento economico a professionisti che durante l'emergenza pandemica hanno sempre garantito i servizi, mettendo a rischio anche la loro incolumità fisica", rilevano ancora i sindacati.

La protesta dei lavoratori della riabilitazione è anche finalizzata a sollecitare la Giunta a mantenere fede agli impegni assunti per lo stanziamento di risorse da destinarsi esclusivamente agli addetti del settore. Le strutture coinvolte nella mobilitazione regionale, promossa dalle sigle di categoria, sono la Kos Care da Macerata Feltria ad Ascoli, la Lega del Filo d'Oro di Osimo e il Bignamini di Falconara.