È stato colpito alla testa dalla cabina di una seggiovia, morendo sul colpo. L’incidente è avvenuto a Lorica (Cosenza), centro montano della Sila, nella mattinata di domenica 23 gennaio. La vittima è l'ingegnere Alessandro Marcelli, 58 anni, direttore delle Infrastrutture e patrimonio delle Ferrovie della Calabria, che aveva da poco assunto anche l'incarico di direttore di esercizio degli impianti di risalita di Lorica e Camigliatello Silano. Alessandro Marcelli lascia moglie e due figli.

Il fatto è avvenuto alla stazione di partenza degli impianti, prima dell’apertura al pubblico, durante i controlli di routine. La Procura di Cosenza ha disposto il sequestro degli impianti, che nel dicembre 2016 furono teatro di un altro incidente mortale, quando due operai, impegnati nei lavori di ammodernamento, precipitarono da una ventina di metri per il distacco dal cavo del cestello su cui si trovavano. Uno dei due, Enzo Bloise, 31 anni, morì, mentre l'altro, il venticinquenne Stefano Sassone, rimase ferito gravemente.

“Profondo cordoglio alla famiglia” esprime la Cgil Calabria: “È tempo del cordoglio e del rispetto, ma auspichiamo che la magistratura faccia piena luce sulle circostanze ed eventuali responsabilità che sono costate la vita di Alessandro”.

Filt Cgil nazionale e Filt Calabria rilevano che siamo di fronte a “una vera e propria continua strage che colpisce drammaticamente tutto il mondo dei trasporti”. Le due federazioni esprimono “il proprio profondo cordoglio alla famiglia del lavoratore deceduto e vicinanza a tutti i lavoratori rimasti bloccati nell'impianto di risalita a seguito dell'incidente”, e chiedono “di fare chiarezza sulle dinamiche per risalire alle eventuali responsabilità di questa tragedia e per capire se ci sono state lacune nell'applicazione di tutte le misure necessarie sulla salute e sicurezza sul lavoro”.