“Gkn non può continuare a tenere al buio i lavoratori e il sindacato, tenendo le carte coperte e dettando tempi e regole di una partita che così rischia di essere truccata”. A dirlo sono Michele De Palma (segretario nazionale Fiom Cgil e responsabile automotive), Daniele Calosi (segretario generale Fiom Cgil Firenze, Prato e Pistoia) e la Rsu Fiom Gkn di Firenze, commentando l’annuncio dell’azienda “della presenza non di tre, ma di quattro manifestazioni di interesse raccolte dall'advisor incaricato, il dottor Francesco Borgomeo”.

Gli esponenti sindacali rilevano che Gkn, nella sua comunicazione, ha inoltre “lasciato intendere di voler far ripartire la procedura di licenziamento da dicembre, oppure chiedendo al sindacato la condivisione della cassa integrazione per cessazione d'attività che accompagni i licenziamenti”. La Fiom ha formalizzato “la volontà di voler vedere le carte: è urgente sapere chi sono i potenziali compratori e qual è il mandato sul futuro della continuità dello stabilimento. Il confronto avvenga in una sede istituzionale dove l'azienda si impegni, anche attraverso un vincolo di firma, a garantire i livelli occupazionali e le condizioni contrattuali”. Per questo motivo la Fiom ha scritto una lettera all'advisor e a Invitalia, mandata per conoscenza anche all'azienda.

A conferma della mancanza di chiarezza, il ministero dello Sviluppo economico è intervenuto “comunicando a Gkn di aver preso atto della situazione, chiedendo che gli siano urgentemente trasmessi i quattro piani di reindustrializzazione e informando tutte le parti che un tavolo sarà convocato solo a valle di una valutazione che farà col supporto di Invitalia”. La Fiom, dunque, respinge “tentativi maldestri di intorbidire il confronto e non accetta ricatti: gli accordi si raggiungono dopo una contrattazione che Gkn sta negando”.

Per i metalmeccanici della Cgil occorre “tempo per valutare, anche grazie alle verifiche di Invitalia, le proposte dell’advisor e le altre eventuali che potrebbero arrivare da soggetti diversi o dalle intelligenze collettive del territorio. Gkn smetta di perdere tempo e contemporaneamente avviare il conto alla rovescia mentre siamo impegnati a individuare una soluzione utile a garantire la continuità industriale e occupazionale del sito”.

De Palma, Calosi e la Rsu chiedono a Gkn, allo scopo di “favorire un eventuale serio processo di reindustrializzazione, di consentire da subito la ripresa dell'attività produttiva anche perché i volumi che venivano realizzati nello stabilimento di Firenze non sono spariti, ma sono stati volutamente delocalizzati in altri stabilimenti del gruppo”. Per la Fiom, “prima di parlare di ammortizzatori sociali dobbiamo aver chiaro come avverrà la transizione della reindustrializzazione a tutela dei lavoratori ma anche dell'eventuale compratore, purché seriamente interessato a un progetto industriale”.

Rsu e dirigenti Fiom, in conclusione, affermano che continueranno “a elaborare un piano di reindustrializzazione basato sull'idea della mobilità sostenibile e della transizione energetica, controllato da soggetti pubblici, a partire da Invitalia, a garanzia del piano. Dal 9 luglio a oggi, insieme ai lavoratori, abbiamo dimostrato di essere i più legati a quello stabilimento e di essere gli unici ad avere qualcosa di concreto da dire e da proporre per il futuro”.