“L’intesa raggiunta dalle categorie per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro degli oltre 600mila addetti delle imprese di pulizia, servizi integrati/multiservizi, rappresenta sicuramente una buona notizia”.
Lo afferma il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.

Abbiamo scoperto il valore di queste lavoratrici, sono in gran parte donne, e lavoratori durante i mesi più duri della pandemia. Sanificavano i reparti degli ospedali, pulivano i locali ancora aperti ma con una paga oraria assai bassa e il contratto scaduto da anni. E non si sono fermate. Altre e altri, invece, sono rimasti a casa perché gli uffici affidati alle loro cure erano chiusi e per loro, con la paga ferma da anni e lavorando in appalto la storia si è fatta davvero dura. Eppure hanno con tenacia rivendicato il diritto al contratto. Ora l’accordo è arrivato.

“Dopo un lungo negoziato e molte mobilitazioni - prosegue il leader della Cgil - finalmente si riconosce il diritto al contratto a centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori essenziali che, anche nel periodo più difficile della pandemia, hanno consentito, con il loro lavoro troppo spesso dimenticato, di dare continuità a moltissime altre attività”.



“II rinnovo del contratto deve essere ora - conclude Landini - il primo passo per aprire una nuova stagione di relazioni sindacali, improntata alla valorizzazione del lavoro, alla definizione di regole e strumenti che qualifichino il sistema degli appalti e il settore, superando la logica del dumping salariale e contrattuale che lo hanno troppo spesso caratterizzato”.