È ripreso questa mattina in piazza Castello a Torino, davanti al palazzo della Regione Piemonte, il presidio permanente dei lavoratori ex Embraco che hanno già ricevuto le lettere con il preavviso di licenziamento che scatterà il 22 luglio, al termine della cassa integrazione. Sindacati e operai chiedono una soluzione che difenda l'occupazione e possa dare una prospettiva a questa realtà.

"Bisogna risolvere il problema della cassa integrazione per i lavoratori Embraco - ha ribadito Ugo Bolognesi, responsabile della vertenza per la Fiom provinciale. "Bene le parole del ministro Orlando di ieri, ma serve l'atto formale, ufficiale, che permetta al curatore di fare domanda".

"Il governo - ha detto ieri il ministro del Lavoro, Andrea Orlando - sta assumendo delle misure, nel decreto Sostegni affronteremo in modo strutturale le condizioni di queste realtà che hanno avuto ritardi nei processi di reindustrializzazione e per questo motivo avranno qualche mese in più per ripartire".

"Abbiamo ricominciato il presidio permanente sotto il palazzo della regione Piemonte", ha detto Ugo Bolognesi: "Purtroppo il 22 di luglio, la data del licenziamento effettivo dei lavoratori Embraco, si avvicina".