“È una vergogna che nel momento in cui nel nostro Paese si distribuiscono risorse alle imprese attraverso il Pnrr, si permetta a un’azienda come Elica, multinazionale italiana e leader mondiale nel settore delle cappe aspiranti, di delocalizzare la produzione in Polonia e di licenziare”. Così la segretaria nazionale Fiom Cgil e responsabile elettrodomestico Barbara Tibaldi, partecipando oggi (martedì 11 maggio) alla manifestazione di protesta in corso a Fabriano (Ancona).

Lavoratrici e lavoratori hanno anche indetto tre ore di sciopero contro il piano di riorganizzazione di Elica che prevede 409 esuberi su 560 totali dipendenti del comprensorio, la chiusura dello stabilimento a Cerreto D'Esi e la delocalizzazione del 70% delle produzioni. “Elica rappresenta un’eccellenza per l’industria del nostro Paese, occorre tutelare il lavoro e il nostro sistema industriale”, conclude Tibaldi: “Il governo deve riconvocare il tavolo e far assumere alla proprietà le proprie responsabilità. L’azienda non può porre come pregiudiziale la ricollocazione dei 409 lavoratori, torni sui propri passi”.