Salvatore Brancaccio aveva poco più di quarant'anni ed era di turno ieri sera alla stazione Botteghelle di Napoli. La linea della Circumvesuviana e una giornata normale, almeno fino a quando un furgoncino di una ditta esterna di sanificazione è partito senza freni. Brancaccio e un operaio dell'impresa esterna avrebbero cercato di fermarlo per evitare il peggio ma il mezzo li avrebbe travolti lasciando uno di loro senza vita e l'altro in gravi condizioni.
 
"Si tratta dell’ennesima morte sul lavoro, che si aggiunge a una strage continua e silenziosa. - denunciano assieme i sindacati dei trasporti di Cgil, Cisl e Uil Campania - Non è ammissibile ed è gravissimo che nel 2021 si muoia ancora sul lavoro mentre si fanno sacrifici per portare il pane a casa. La salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro sono elementi imprescindibili per una società moderna.
Nell'esprimere le nostre sentite condoglianze alla famiglia del collega morto e vicinanza a quella del collega ferito, al quale auguriamo pronta guarigione, chiediamo che venga al più presto fatta chiarezza sulle cause dell'incidente, delle responsabilità e delle eventuali negligenze che dovranno essere perseguite con il massimo rigore".  
 
E se è vero che nel 2020 circa un terzo dei morti sul lavoro sono dovuti al Covid, la verità è che sul lavoro si continua a morire come e più di sempre. Lo scorso anno le vittime sono state complessivamente 1270 secondo i dati Inail.