“Non accetteremo eventuali riorganizzazioni strutturali che potrebbero impattare sulla capacità produttiva dello stabilimento”. A dirlo sono Simone Marinelli (coordinatore nazionale automotive per la Fiom Cgil) e Gaetano Ricotta (segretario generale della Fiom Cgil Basilicata), commentando la prima delle tre assemblee di oggi (mercoledì 24 marzo) delle lavoratrici e dei lavoratori dello stabilimento Stellantis di Melfi (Potenza): “È urgente l’apertura del tavolo da parte dell’azienda per avviare il confronto e per fare chiarezza sulla situazione e sui costi industriali più volte richiamati dall’amministratore delegato”.

Nel corso dell’assemblea, molto partecipata, tanti sono stati “i temi discussi, da ciò che sta accadendo nello stabilimento con il taglio ai servizi di pulizia, ai controlli di qualità e sulle tante indiscrezioni che circolano. È stata anche l’occasione per affrontare i problemi del settore dell’automotive, degli impatti della transizione ecologica e della mancanza di un piano di politica industriale”.

La Fiom evidenzia che la complessità della situazione richiede “l’unità delle lavoratrici e dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali, e di essere affrontata tenendo insieme la filiera”. Venerdì 26 marzo, la Fiom insieme a Fim e Uilm, sarà in presidio al ministero dello Sviluppo economico, per sollecitare “l’apertura dei numerosi tavoli di crisi aziendali e ottenere l’impegno del governo per avviare i tavoli di settore, a partire da quello sull’automotive, in cui è fondamentale anche la presenza di Stellantis”.

In conclusione, Marinelli e Ricotta affermano che “se non arriveranno risposte si metteranno in campo ulteriori iniziative per coinvolgere le istituzioni, a partire da quelle locali. Il tempo a disposizione per garantire il ruolo fondamentale che riveste il settore per il nostro Paese è scaduto, occorrono risposte per la tutela dell’occupazione e delle condizioni di lavoro”.