Anche il Nidil Cgil aderisce allo sciopero nazionale della filiera di Amazon per il prossimo lunedì 22 marzo. Le lavoratrici e i lavoratori in somministrazione sono oltre 10.000 in tutta Italia ed in alcuni siti sono prevalenti rispetto al personale dipendente diretto. Nella stragrande maggioranza sono rapporti di lavoro a termine di tre mesi rinnovabili con una durata media di 9 mesi. Il superamento delle percentuali contrattuali è spesso dovuto al non computo dei cosiddetti “svantaggiati” che non rientrano nel computo del numero massimo di lavoratori temporanei previsto da leggi e contratto.

 


Per il segretario nazionale del Nidil, Davide Franceschin, "questa situazione determina un elevatissimo turn over e la continua ricerca di personale, che in molti casi travalica i confini territoriali, crea, in particolare in alcuni hub e siti, problemi di difficoltà abitative scaricati sulle persone senza nessuna responsabilità sociale di Amazon". Inoltre la durata minima dei rapporti di lavoro e i loro continui rinnovi comporta sforzi aggiuntivi quotidiani su carichi di lavoro già molto intensi e, inoltre, non sono chiari i criteri di scelta sulle possibilità di rinnovo dei contratti di lavoro e sulle stabilizzazioni dirette. La parità di trattamento economica non sempre viene rispettata in particolare sulle maggiorazioni per il lavoro notturno. 

Tre le richieste del Nidil: continuità occupazionale e dire basta al turn over esasperato; garantire la parità di trattamento; trovare una soluzione per i problemi abitativi con la partecipazione economica di Amazon.