La Cnh Industrial ha comunicato che il premio di efficienza, unico premio riconosciuto alle lavoratrici e ai lavoratori dal contratto specifico, completamente variabile, sarà erogato “solo in quattro stabilimenti: Foggia, Lecce, Brescia (veicoli speciali) e Piacenza. Negli altri stabilimenti non sono stati raggiunti i livelli minimi di efficienza previsti dal contratto specifico per l’accesso al premio”. A dirlo è la Fiom Cgil nazionale, precisando che “anche negli stabilimenti dove il premio è stato raggiunto, lo stesso sarà riparametrato ai ratei effettivamente maturati. La crisi sanitaria ed economica ha determinato un forte ricorso agli ammortizzatori sociali con la perdita di salario e dei relativi istituti”.

La Fiom ha chiesto il riconoscimento pieno del premio dove è stato raggiunto e l’erogazione di “un’indennità - dichiarano il segretario nazionale Michele De Palma e il coordinatore nazionale automotive Simone Marinelli - che vada oltre quanto previsto dal contratto specifico e che riconosca il lavoro svolto dalle lavoratrici e dai lavoratori per gli stabilimenti che non hanno raggiunto i livelli minimi per l’accesso al premio”.

Il 2020 ha visto le lavoratrici e i lavoratori “affrontare prima la riorganizzazione dettata dal piano industriale, le cui determinazioni, stabilite nell’accordo quadro del 10 marzo 2020, sono ancora in via di definizione”. Successivamente, proseguono i due esponenti sindacali, la crisi sanitaria ed economica determinata dal Covid-19 “ha visto lavoratrici e lavoratori impegnati con responsabilità, garantendo la produzione nel momento di ripartenza del mercato”. L’azienda si è impegnata a convocare un tavolo già nei prossimi giorni a seguito del quale la Fiom valuterà le soluzioni proposte rispetto alle richieste avanzate.

Per Michele De Palma e Simone Marinelli ora “è necessario continuare sulla strada intrapresa lo scorso anno: l’esperienza che ha portato alla gestione della riorganizzazione e agli accordi per la tutela della salute e della sicurezza può essere un valore per il continuo miglioramento delle condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori”.