La Pinacoteca di Brera di Milano il 9 febbraio riapre al pubblico, ma lo farà ancora una volta senza il personale della biglietteria, del bookshop e delle guide, che continuerà a restare a casa. È da maggio scorso che il museo, fiore all’occhiello del capoluogo lombardo, non trova una soluzione che faccia ripartire questi servizi essenziali, e che restituisca il posto e la dignità alle persone coinvolte. Il loro futuro continua a essere incerto e buio, aggravato dalla paura per la fine del blocco dei licenziamenti previsto per la fine di marzo. 

Una situazione di stallo che non si sblocca nonostante da ottobre sia ufficialmente noto il nome del nuovo concessionario dei servizi di biglietteria e del bookshop: inspiegabilmente il passaggio non avviene e i lavoratori restano al palo, senza conoscere il proprio destino e senza sostentamento. Per questo la Cgil Milano, insieme alle categorie Slc e Filcams provinciali, lancia un appello e chiede risposte al direttore della Pinacoteca: i lavoratori esigono che gli venga restituito il loro lavoro, quello che gli spetta.