Buone notizie per il Sud e per il mondo del lavoro: la prima “gigafactory” in Italia nascerà in Campania. È quanto emerge dall’incontro del 15 gennaio scorso tra il ministero dello Sviluppo economico, i sindacati e Vittorio Civitillo, amministratore delegato della Seri. Il piano di produzione e recupero di batterie agli ioni di litio partirà anche grazie a un finanziamento Ue di 505 milioni di euro, parte del programma europeo Ipcei (Important projects of common european interest).

I sindacati sono soddisfatti e parlano di svolta epocale, sotto ogni punto di vista. “Il nuovo insediamento industriale sarà molto importante sul medio-lungo termine”, spiega Francesco Percuoco, segretario nazionale Fiom Cgil di Caserta: “È una grande opportunità per il sito, visto che Teverola diventerà l’unico polo di produzione di batterie al litio del Mezzogiorno. L’obiettivo è creare una nuova filiera industriale per risollevare e rilanciare l’economia del territorio. Serve però anche l’aiuto delle istituzioni, perché stiamo parlando di una grande sfida di rinnovamento e trasformazione tecnologica”.

I numeri in ballo sono incoraggianti e l’ambizioso progetto è parte del processo di reindustrializzazione del sito di Teverola (Caserta), ex Indesit/Whirlpool. Secondo l’amministratore delegato della Seri, i posti di lavoro complessivi saranno 675 (nel 2023). Entro tre anni ci sarà inoltre l’inserimento di 175 lavoratori provenienti dalla Whirlpool di Carinaro (Caserta), a testimonianza delle potenzialità dei riassetti industriale in ottica di transizione energetica. “È un’ottima notizia – continua Percuoco – perché da anni la Whirlpool ha chiuso la produzione e mantenuto solo il polo logistico. Il progetto della Seri è una grande possibilità di reinserimento per questi lavoratori in esubero”.

Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil valutano molto positivamente il nuovo piano, volto a colmare il gap nel settore energetico. I benefici per il territorio saranno però fondamentali soprattutto in termini di lavoro e crescita economica. “Si tratta di un piano industriale importantissimo - affermano i sindacati in un comunicato congiunto - per le positive ricadute occupazionali su un territorio, quale quello casertano, che nel recente passato è stato martoriato da gravi crisi industriali, nonché per i potenziali benefici che indirettamente ne possono derivare ad altri settori investiti dall’elettrificazione”.