“Sbagliare è umano, perseverare è diabolico". L’emendamento inserito nel decreto semplificazioni dal Governo, sul tema delle "trivellazioni", rischia di affossare definitivamente l’attività di upstream (estrazione e produzione di idrocarburi) nel nostro paese "con il bel risultato di provocare la dismissione della produzione industriale di un settore strategico per il paese”. Così il segretario generale della Filctem Cgil, Marco Falcinelli, commentando l’analisi emersa oggi sulla stampa riguardante l’articolo 60-bis del decreto.

“Gli impianti di Ravenna, di Gela e della Val D’Agri - prosegue Falcinelli - rischiano di chiudere e l’impatto negativo sul versante occupazionale colpirebbe non meno di 20 mila persone tra diretti e indotto. Oltre che continuare a far precipitare il Paese in uno stato di assoluta dipendenza energetica dall’estero. Riscontriamo un accanimento miope e sciagurato da parte del Governo,  frutto di incompetenza e furore ideologico.

“È il momento di fermare questa deriva – conclude Falcinelli - metteremo in campo tutte le azioni possibili in tal senso. Se il Governo ha deciso che l’Italia dovrà andare ‘con il cappello in mano’ ad elemosinare accordi per soddisfare il suo fabbisogno energetico noi non siamo d’accordo e ci opporremo fermamente. Chiediamo al presidente del Consiglio di fermare questa follia”.

 

Roma, 7 a