Torna forte la preoccupazione per le sorti dei 1.200 lavoratori di Blutec e Ingegneria Italia, entrambe in amministrazione straordinaria. “Lo scorso 3 aprile i sindacati hanno richiesto un incontro, sollecitato il 18 maggio, al ministero dello Sviluppo economico per la convocazione del tavolo relativo alla vertenza. Dopo diversi colloqui avvenuti per vie brevi, il ministero aveva garantito che il tavolo sarebbe stato convocato entro la scorsa settimana”, spiegano Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil nazionali.

Il 29 maggio è scaduto il bando per le manifestazioni di interesse per la futura vendita di tutte le divisioni delle due società, compresa quella relativa al sito di Termini Imerese (Palermo), dove “sembrerebbe siano stati presentati diversi progetti di rilancio”. Sempre su Termini Imerese i sindacati hanno chiesto al ministero di “avere chiarimenti sull’accordo di programma dell’area di crisi complessa indispensabile al rilancio del sito e a garantire il futuro dei circa 700 lavoratori ex Fiat e di quelli dell’indotto).

Fiom, Fim e Uilm rilevano che “il silenzio del ministero preoccupa poiché l’eventuale vendita del complesso delle attività di Blutec e Ingegneria Italia ha bisogno del tempo necessario per valutare le diverse soluzioni soprattutto nell’ottica della tutela dell’occupazione, del futuro delle lavoratrici e dei lavoratori e delle realtà industriali”. Per i sindacati “non è ammissibile che dopo oltre quattro mesi e numerosi solleciti il ministero dello Sviluppo economico non abbia ancora comunicato alle organizzazioni sindacali alcuna data. L’emergenza sanitaria non può giustificare la mancanza di risposte, anche perché le modalità per svolgere in tutta sicurezza gli incontri ci sono, come sta avvenendo su altre vertenze”.