Era l’aprile del 2016 Comune di Palermo e il Governo, allora presieduto da Matteo Renzi, firmarono il “Patto per lo sviluppo della città” il cui sommario recitava: Attuazione degli interventi prioritari e individuazione delle aree di intervento strategiche per il territorio, oltre 700 milioni per infrastrutture indispensabili e per dare slancio ad un settore, quello dell’edilizia, in profonda crisi. Non solo quelle risorse e quegli interventi sarebbero stati, dovevano essere un importante volano per l’economia cittadina. Già prima dell’emergenza sanitaria Cgil Cisl e Uil avevano chiesto al Comune lo stato di avanzamento del progetto. Nessuna risposta e poi tutti confinati nelle proprie case. Ma sapere qual è lo stato dell’arte è fondamentale, gli interventi riguardano, ad esempio, la riqualificazione della circonvallazione, il restauro del Teatro Massimo, la messa in sicurezza del territorio e il ripristino di due poli scolastici uno a Nord e uno a Sud della città e ben 320 milioni sono destinati alle linee tranviarie. E l’avvio di quei cantieri darebbe una vera boccata di ossigeno alla sete di lavoro che attraversa il capoluogo siciliano. Per altro giova di ricordare che l’edilizia è settore strategico per far ripartire l’economia, assai lenta prima del Covid, stagnante ora.

 

E allora la Fillea Cgil di Palermo ha inviato all'Agenzia per la coesione territoriale la richiesta di accesso agli atti per conoscere lo stato di avanzamento dei progetti per le opere previste per il Patto per Palermo.  Abbiamo inoltrato richiesta formale di accesso agli atti all'Agenzia, seconda referente del Patto assieme al Comune di Palermo, per avere informazioni sullo stato dei lavori – dichiara il segretario generale della Fillea Cgil Palermo Piero Ceraulo - Il Patto prevede che i progetti debbano andare in gara entro dicembre 2021, altrimenti si perdono i finanziamenti. Prima del coronavirus, la Fillea, assieme alla Filca e alla Feneal, aveva chiesto all'assessorato ai Lavori pubblici una rendicontazione sullo stato dei progetti. Richieste reiterate per vari mesi, e con molteplici interlocuzioni telefoniche, che non hanno prodotto alcuna risposta. Restiamo in attesa di un riscontro da parte del Comune. Non possiamo correre il rischio che i progetti non vengano presentati in tempo e che si perdano finanziamenti utili al rilancio del settore delle costruzioni, in profonda crisi da troppi anni".

"Il lockdown – aggiunge Calogero Guzzetta, segretario Cgil  Palermo - ha visto fermarsi del tutto le attività produttive e  le opere di edilizia nella nostra città. Dobbiamo poter ripartire per dare slancio allo sviluppo economico e all'occupazione". "Sappiamo che il Comune sta andando avanti nella progettazione delle nuove linee del sistema Tram della città di Palermo - concludono Guzzetta e Ceraulo - ma resta alto l'allarme per i tempi lunghi delle progettazioni e delle pratiche negli uffici. Ci sono troppe opere di cui di cui non abbiamo più contezza a partire dalla riqualificazione della circonvallazione di Palermo, intervento con una copertura economica di 54 milioni, al restauro del Teatro Massimo, che ha uno stanziamento di 22 milioni di euro, alle opere per la messa in sicurezza del territorio e per la realizzazione dei due poli scolastici innovativo in area Nord e area Sud. Vorremmo sapere se la fase di progettazione procede speditamente per tutte le opere e se tra un anno e mezzo si partirà con i bandi di gara”.