Crollo dell’occupazione in aprile: 274 mila occupati in meno rispetto a marzo. Una “marcata diminuzione”, così l’Istat definisce il forte decremento nel mese di lockdown. “L’occupazione ha registrato una diminuzione di quasi 300 mila unità”, spiega l’Istituto nazionale di statistica, che “ha portato nei mesi di marzo-aprile a un calo complessivo di 400 mila occupati e di un punto percentuale nel tasso di occupazione”.

Il crollo dell’occupazione è generalizzato. L’Istituto precisa che coinvolge donne (-1,5 per cento, pari a 143 mila in meno) e uomini (-1 per cento, 131 mila in meno), dipendenti (-1,1, -205 mila) e indipendenti (-1,3, -69 mila) e “tutte le classi d’età, portando il tasso di occupazione al 57,9 per cento (-0,7 punti percentuali)”. Il calo più forte, in proporzione, interessa i dipendenti a tempo determinato: sono 129 mila in meno, con una discesa del 4,6 per cento rispetto a marzo.

Notevole, d’altro canto, la crescita degli inattivi. Coloro che non hanno né cercano un lavoro, in aprile, salgono di 746 mila unità (+5,4 per cento), con il tasso di inattività che si attesta al 38,1 per cento. Un balzo in avanti che ha effetti sul tasso di disoccupazione, che infatti scende al 6,3 per cento (in marzo era all’8), il minimo dal novembre del 2007. Pesa l’effetto del lockdown, con 484 mila persone in meno che cercano lavoro (-23,9 per cento rispetto a marzo). Il numero dei disoccupati, dunque, cala a 1 milione 543 mila.

Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24anni) ad aprile è calato al 20,3 per cento, scendendo di ben 6,2 punti percentuali rispetto a marzo. I ragazzi alla ricerca di un lavoro sono diminuiti di 119 mila unità (-31,8 per cento) in un solo mese. Ma, allo stesso tempo, si registra una riduzione anche per gli occupati, in discesa di 35 mila unità (-3,4 per cento). Gli inattivi segnano un rialzo di 155 mila (+3,5).

L’ultima notizia negativa proviene dal confronto con aprile 2019: quasi mezzo milione di posti in meno. “Il netto calo congiunturale dell’occupazione determina una flessione rilevante anche rispetto al mese di aprile 2019 (-2,1 per cento, pari a 497 mila unità in meno)”, spiega l’Istat. Una riduzione verificata “per i dipendenti temporanei (-480 mila), per gli autonomi (-192 mila) e per tutte le classi d’età, con le uniche eccezioni degli over 50 e dei dipendenti permanenti (+175 mila)”. Nel confronto annuo anche le persone in cerca di lavoro, i disoccupati, calano in misura consistente (-41,9 per cento, pari a 1 milione 112 mila unità), mentre aumentano gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+11,1 per cento, pari a +1 milione 462 mila).