“Per fortuna questa volta nessun poliziotto penitenziario è finito in ospedale, ma non passa giorno che non si registri un'aggressione al personale o una rivolta nelle carceri del nostro Paese. È inaccettabile”. Questo il commento della Fp Cgil Polizia penitenziaria sulla rivolta nel carcere di Napoli Poggioreale. 

“Abbiamo indicato ai vertici dell'amministrazione penitenziaria quali sono le misure urgenti da adottare per tamponare una situazione che sta sfuggendo di mano – afferma il responsabile nazionale della Fp Cgil Pol Pen, Massimiliano Prestini –, ma senza un piano straordinario di assunzioni, che possa colmare la carenza di organico che a oggi supera le 4 mila unità, qualsiasi sforzo prodotto potrebbe risultare vano. Per questo torniamo, ancora una volta, a sollecitare l'intervento del ministro Bonafede. Basta con le promesse, è il momento di passare dalle parole ai fatti”.

“Ancora un episodio grave di tumulto pericoloso scoppiato nel carcere di Poggioreale – aggiunge Salvatore Tinto, segretario regionale Fp Cgil Campania del settore – sedato con oramai proverbiale sacrificio e abnegazione dal personale della Polizia penitenziaria che ogni giorno vede mettere a repentaglio la propria sicurezza, sottorganico, sovraffollamento delle carceri, organizzazione confusa e contraddittoria. Oggi ancora un grave episodio nel carcere di Benevento, dove un detenuto ha provocato un incendio in cella che ha causato danni a tre poliziotti penitenziari costretti a ricorrere alle cure mediche. Davvero è stato superato ogni limite. Se non ci saranno risposte, siamo pronti ad ogni forma di mobilitazione”.