Sono iniziate oggi le giornate della lotta dei lavoratori del gruppo Sirti, e proseguiranno domani - a Roma ci saranno i coordinatori nazionali di Fim, Fiom e Uilm - e mercoledì in tutti gli altri siti.

"Una prima, importante, reazione corale e compatta al piano di licenziamenti annunciati da Sirti e Assolombarda, ai quali chiediamo di nuovo di non procedere con l’apertura della procedura, bensì con un tavolo di crisi permanente a tutti i livelli, sindacale in primis, ma anche istituzionale presso il governo". Così in una dichiarazione congiunta Roberta Turi e Pietro Locatelli, responsabile nazionale e coordinatore nazionale Fiom per il gruppo Sirti.

"Con 833 esuberi dichiarati sul territorio nazionale, Sirti si colloca drammaticamente tra le vertenze a maggiore impatto occupazionale nel paese. È necessaria una rapida e decisa presa di posizione da parte del governo, che non può ignorare il ruolo strategico che il settore delle telecomunicazioni ricopre per il Paese. Una vertenza che incombe su tutti gli attori presenti nel settore, a cominciare da Tim e Open Fiber, principali committenti di Sirti e oggettivamente parti in causa", proseguono i due sindacalisti.

"Pertanto, per portare all’attenzione di tutti le ragioni della nostra protesta, la mobilitazione continuerà in maniera crescente e vigorosa, ma sempre in modo civile, democratico e soprattutto alla luce del sole. La nostra lotta sarà sempre a viso aperto, senza sconti per nessuno, a muso duro come si conviene, fino alla soluzione positiva di questa delicata vertenza", concludono i due dirigenti sindacali.