Alla Festa nazionale dell’Unità di Ravenna il 6 settembre si è parlato soprattutto di lavoro, salario minimo e diritti dei lavoratori di fronte a un pubblico numeroso, molto caldo e incline all’applauso. Nel dibattito a confronto il leader della Cgil Maurizio Landini e don Luigi Ciotti di Libera. Per prima cosa c'è stato il ricordo commosso delle vittime sul lavoro della strage di Brandizzo. "Uno stillicidio che deve finire" per Landini, che punta il dito sulla logica dei subappalti e del lavoro precario, mal pagato e insicuro. "Da qualche parte hanno appaltato perfino un Pronto soccorso” dice. Poi si scaglia in particolare contro il precariato e si dice pronto anche a lanciare la raccolta firme per un referendum contro le leggi sbagliate sul lavoro, perché “negli ultimi 30 anni, tutti i governi, chi più chi meno, hanno aumentato la precarietà con la scusa che la flessibilità avrebbe aumentato l’occupazione. Invece la gente è più povera di prima.”