“Le donne e gli uomini della Cgil piangono la scomparsa di Michela Murgia. Con la morte di Michela è venuta a mancare una delle voci più belle del nostro Paese. Non solo grande scrittrice, ma donna che ha ispirato col suo coraggio tante e tanti di noi nel nostro impegno a difesa dei diritti fondamentali e nella lotta per trasformare la società”. Lo afferma il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.  

La scrittrice Michela Murgia aveva 51 anni, era nata a Cabras in Sardegna e aveva raggiunto il successo letterario con il romanzo 'Accabadora' nel 2009, aggiudicandosi anche il Premio Campiello. Da sempre attivista per la difesa dei diritti e voce libera nella cultura del nostro paese, Murgia, a maggio, aveva fatto sapere di avere un cancro in fase terminale, continuando però a scrivere e a intervenire nei dibattiti pubblici sino a poche settimane fa.

“La sua idea di libertà che ha manifestato fino agli ultimi giorni ribellandosi a ogni ingiustizia, compreso il negare l'acqua ai migranti a Ventimiglia, continuerà essere da insegnamento per noi e per le future generazioni”, conclude Landini.