Cento anni di lotte per l'affermazione dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori; una storia fatta di idee, di valori, di uomini e donne molto spesso sconosciuti ai libri di storia, ma che per la conquista di  quei diritti hanno compiuto grandi sacrifici. Una ricorrenza importante, dunque, da celebrare per poter ripercorrere le lotte del movimento operaio e contadino della zona sud di Ancona che tanto  hanno contribuito allo sviluppo sociale ed economico di Osimo e delle zone limitrofe.

Ultima, in ordine cronologico, a essere costituita nella provincia di Ancona, la Camera del lavoro di Osimo nasce il 19 maggio 1920, come unità organizzativa e politica, dall'incontro delle Leghe dei lavoratori di varie categorie e di diversi orientamenti politici e dalla loro  necessità di avere sul territorio un punto di riferimento e un luogo d’incontro stabile e stanziale. È per dare risposte adeguate alle lavoratrici e ai lavoratori del territorio osimano che il 18 maggio del 1920 l'Assemblea Generale delle Leghe di Resistenza Osimane sottoscrive l’atto costitutivo della nuova Camera del Lavoro che vedrà eletto, come primo segretario, Mario Ambrogetti, già responsabile della Lega dei braccianti. Di lì in avanti sono stati tanti i  segretari che si sono succeduti, prima e dopo il periodo fascista, nella guida della Camera del Lavoro osimana tra i quali, alla fine degli anni 50, spicca la figura di Guido Maggiori, punto di riferimento delle  lotte mezzadrili, partigiano e consigliere comunale e tra i fondatori del Partito comunista a Osimo.

La ricorrenza celebrata oggi, dopo due anni di pandemia che, purtroppo, hanno impedito di farlo allo scoccare dei 100 anni, è carica dei ricordi delle battaglie e delle vicende che i protagonisti, nel corso degli anni e ricoprendo diversi ruoli e funzioni, hanno vissuto. Questi 100 anni  dimostrano  che il ruolo della Cgil e delle Camere del Lavoro, come presidi di democrazia, è stato ed è ancora fondamentale per il mantenimento e lo sviluppo del sistema democratico nel nostro Paese. Le celebrazioni per il centenario sono state l'occasione per raccontare, soprattutto alle nuove generazioni, la nostra storia  ripercorrendo  gli avvenimenti, le trasformazioni sociali, economiche e culturali  del territorio osimano sin dalla fondazione della Camera del lavoro e, al tempo stesso, per far conoscere l'attività della Camera del Lavoro Territoriale come luogo di accoglienza e di ascolto dei bisogni delle lavoratrici e dei lavoratori.

L’iniziativa, presieduta da Marco Bastianelli, segretario generale della CGIL di Ancona, e patrocinata dal Comune di Osimo, è stata introdotta  da Tiziana Mosca, responsabile della Cgil di Osimo. Sono seguiti la presentazione del libro "La Rivoluzione di Giugno" di Armando e Niccolò Duranti, l'intervento di Roberto Giulianelli, dell'Istituto Regionale per la Storia del movimento di liberazione nelle Marche, e la rappresentazione dello spettacolo teatrale dedicato a Giuseppe Di Vittorio, "Nato senza camicia" di e con Carlo Albè e Anthony Valentino. Dopo alcune testimonianze di funzionari e delegati, Giuseppe Santarelli, segretario generale Cgil Marche, ha concluso i lavori. Infine, sono state consegnate le medaglie del centenario a militanti e dirigenti che hanno fatto la storia della Cgil di Osimo.