"La Cgil esprime grande soddisfazione per la sentenza della Corte costituzionale. Si lascia finalmente piena libertà ai genitori di decidere quale cognome attribuire alle figlie e ai figli o se attribuire loro entrambi e in quale ordine. Viene meno un ulteriore tassello dell'impari distribuzione dei ruoli all'interno della famiglia e si va incontro, anche da questo punto di vista, a un impianto basato sulla piena uguaglianza". Questo il commento al pronunciamento della Consulta in merito all'illegittimità della norma che non consente ai genitori, di comune accordo, di attribuire al figlio il solo cognome della madre e su quella che, in mancanza di accordo, impone il solo cognome del padre anziché quello di entrambi i genitori.

"Altrettanto importante - aggiunge la Cgil - appare il richiamo all'interesse del figlio quale bene primario da tutelare, in quanto la scelta del cognome da attribuire costituisce elemento fondamentale della sua identità personale". Inoltre "è fondamentale sottolineare che la decisione si basa sui principi di uguaglianza contenuti negli articoli 2 e 3 della Costituzione, e sul diritto al rispetto della vita privata e familiare e sul divieto di discriminazione sanciti dalla Convenzione europea sui diritti dell'uomo". Il comunicato così conclude: "Attendiamo ora di conoscere nel dettaglio le motivazioni della sentenza, ma salutiamo intanto con favore un altro passo avanti nell'evoluzione culturale e del costume nel nostro Paese".