Il 29 novembre, a Milano, è avvenuto il definitivo passaggio notarile tra Corneliani srl in concordato preventivo e la Corneliani spa. Da domani, 1° dicembre, 383 lavoratori passeranno nella nuova società che sarà a partecipazione pubblica per il 49% con le quote di Invitalia e il 51% del socio di maggioranza, il fondo londinese Investcorp. La vertenza della crisi aziendale della casa di moda mantovana, che da oltre 70 anni è ambasciatrice del made in Italy nel mondo, iniziò più di due anni fa, il 6 novembre 2019. Con il passaggio nella nuova società, si concretizza l’accordo sindacale sottoscritto al Mise il 7 aprile 2021, senza produrre alcun licenziamento, ma gestendo la ristrutturazione solo su scivoli pensionistici e esodi volontari incentivati. Il ministro Giorgetti oggi parla di 'metodo Corneliani' come nuovo paradigma per risolvere le crisi aziendali attraverso un investimento statale. 

“Sostegno, accompagnamento verso lo sviluppo e un vero rilancio con lo Stato in cabina di regia e a garanzia del nuovo percorso: un altro film rispetto a quanto visto ora. La lotta fatta con forza e intelligenza dalle operaie e dagli impiegati della Corneliani oggi acquista ancora più valore: non solo fino all’ultimo non ha lasciato indietro nessuno ma grazie a loro si è aperta una nuova pista per un diverso protagonismo dello Stato nelle prossime crisi aziendali. Speriamo che possano essere tante le 'Corneliani' salvate con un intervento nella governance e nel capitale dello Stato attraverso Invitalia”, dicono Sonia Paoloni e Michele Orezzi, segretaria nazionale Filctem Cgil e segretario generale Filctem Mantova.

Il nuovo cda è già stato insediato: oltre all’ad Giorgio Brandazza, confermato, due i consiglieri di amministrazione sono stati nominati dal fondo Investcorp e due da Invitalia: Gabriella Forte e Silvio Salini, eletto presidente del cda stesso. “Con l’agenzia statale per lo sviluppo nel cda aziendale si deve guardare con altro spirito al futuro: serve un nuovo piano industriale di investimenti per far salpare la nuova Corneliani verso un rapido sviluppo e una nuova primavera societaria. Questo è quello che si aspettano i lavoratori che, prima hanno salvato e poi hanno scelto di rimanere scommettendo sul rilancio e il futuro della loro azienda”, concludono i due sindacalisti.