“Il Comitato istituito oggi, 1 febbraio, con la firma del protocollo deve essere lo strumento affinché i servizi per l’infanzia in Puglia diventino accessibili per tutti. Abbiamo una situazione dove soprattutto per i servizi educativi da zero e tre anni l’offerta è in larga parte coperta da strutture private accreditate, con costi spesso insostenibili per le famiglie. Crediamo che si debba potenziare il valore pubblico del servizio attraverso il miglior uso delle risorse disponibili, puntando a valorizzare le competenze e il lavoro, e in tal senso è positiva la presenza dell’Anci Puglia e dell’Ufficio scolastico regionale”. Pino Gesmundo, segretario generale della Cgil Puglia, illustra così il protocollo sottoscritto questa mattina presso la sede dell’Assessorato regionale alla Formazione della Regione Puglia, che istituisce il Comitato regionale per la promozione del sistema integrato educazione e istruzione “zerosei anni” 

“Compito del Comitato sarà rafforzare le politiche locali per l’infanzia – prosegue Gesmundo - considerando i bisogni dei bambini da 0 a 6 anni, in coerenza con il principio della continuità educativa. Svolgerà anche funzione di supporto all’armonizzazione in un’unica strategia delle risorse finanziarie europee, nazionali e regionali disponibili per l’attuazione del Sistema integrato Zerosei, sostenendo il protagonismo degli enti locali. Si tratta di interventi che interessano una fascia di popolazione delicata, occorrono allora risposte adeguate per le bambine e i bambini ma anche per le famiglie, così come le risorse vanno impegnate per valorizzare le necessarie competenze e professionalità, consentendo agli operatori del settore di esprimerle al meglio. Gli asili nido e le scuole per l’infanzia rappresentano anche una infrastruttura sociale importante per la conciliazione e condivisione del lavoro di cura ancora nella maggior parte dei casi sulle spalle delle donne, costrette spesso a rinunciare al lavoro o a riduzioni di orari con conseguenze sul reddito. Riteniamo importante anche la presenza dell’Anci per il ruolo che svolgono i Comuni nell’erogazione dei servizi e la gestione delle risorse. E il nostro grazie va alla direzione dell’Ufficio scolastico regionale per il ruolo che potrà svolgere”.

Per Claudio Menga, segretario generale della Flc Cgil Puglia, “la Regione Puglia deve orientarsi nella definizione di programmi di carattere pluriennale, per consentire continuità e stabilità degli interventi formativi in vista di una effettiva attuazione dell'integrazione di sistema da zero a sei anni. Chiediamo che si predisponga l’aggiornamento della legislazione regionale per allinearla a quanto previsto dal Sistema integrato di educazione e di istruzione, il Dl n.65 del 13 aprile 2017, che richiede uno specifico ruolo e protagonismo delle Regioni con nuove responsabilità di promozione qualitativa per tutto il sistema integrato 0-6”.

Soddisfazione per il protocollo sottoscritto è espressa anche dal segretario generale della FP Cgil Puglia, Domenico Ficco: “Il Comitato dovrà occuparsi in primis di costruire una normativa specifica sul sistema integrato in Puglia e di avviare al contempo il coordinamento pedagogico. Ancora, dovrà verificare le criticità esistenti sul territorio e occuparsi di rilanciare il servizio pubblico, qualificandone i servizi e attenzionando la formazione dei lavoratori. Una qualità che andrà standardizzata anche per i gestori privati, occupandosi anche di eliminare il dumping esistente tra operatori del pubblico e quelli del privato, in termini di opportunità”.

“Il percorso educativo da zero a sei anni è a tutti gli effetti un diritto di cittadinanza e come tale deve essere garantito, con un ruolo ancora più forte che devono svolgere Regioni e Comuni – conclude Gesmundo -. Va fatto un investimento straordinario per l’apertura di nuovi asili nido, a gestione pubblica, così come sulle professionalità e il lavoro. In modo da rispondere alla forte domanda: prendendo ad esempio gli asili nido oggi in Puglia vi sono 15 posti per 100 bambini, un’offerta inferiore di dieci punti percentuali della media nazionale. Con un servizio diseguale per provincia e per singolo comune. Ci aspettiamo in tal senso un ruolo fortemente operativo del Comitato, che inizierà a lavora da subito. La prima riunione è stata infatti fissata per il 18 febbraio”.