Si è perso il contatto con la realtà del Paese, si è perso il senso delle priorità delle scelte. Non si ha contezza delle condizioni delle persone e del peggioramento della loro condizione sociale, delle difficoltà delle famiglie, di quelle dei giovani. Rendere l'Italia meno credibile con l'Europa, smagliare ancora di più la fiducia del Paese nei confronti delle istituzioni politiche contribuirà ad alimentare tensioni sociali. Il Paese ha bisogno di un governo in salute, che possa anche con il confronto, con il sindacato, definire la qualità e le priorità nelle scelte degli investimenti, nell'ambito del Recovery plan, in cui il lavoro sia centrale e tra le condizionalità, per la ripartenza del Paese.