"Tourism think talk”, così si chiama la mobilitazione della filiera turistica avviata dalla Filcams Cgil. Tra luglio e settembre centinaia di delegati si riuniranno on line per definire le proposte del sindacato per un “lavoro nuovo” nel settore e discutere di prospettive. Le prime iniziative sono previste dal 16 al 30 luglio. “L'emergenza coronavirus - si legge in una nota - ha imposto un cambio di rotta: il lockdown e il ritardo della stagione balneare, le stringenti misure per il contenimento della diffusione del virus Covid-19, le limitazioni degli spostamenti e il blocco delle frontiere, misure indispensabili ma con conseguenze devastanti sul settore”.

La filiera turistica stenta a uscire “dallo stato di difficoltà dei mesi precedenti e parte rilevante delle aziende prefigurano il perdurare della crisi per il biennio 2020-2021, e un probabile ritorno a condizioni ante pandemia soltanto tra il 2022 e il 2023”. Fabrizio Russo, segretario nazionale Filcams Cgil e responsabile del settore rileva che “pur in una situazione che continua a essere estremamente critica per lavoratori e imprese, permangono inspiegabilmente silenzi, sottovalutazioni e un preoccupante disorientamento da parte del governo, anche rispetto all'esigenza di una proroga immediata degli ammortizzatori in deroga”.

La Filcams sollecita “politica e istituzioni perché vengano adottate tempestivamente tutte le misure necessarie per fronteggiare la crisi in cui ormai da mesi versa l'intero settore, con gravi ripercussioni per milioni di lavoratori ai quali, tra l'altro, i pagamenti del Fis e della cassa integrazione vengono ancora erogati con ritardi ingiustificabili”. Il segretario nazionale evidenzia anche “l'assenza di un dibattito, quantomeno a livello nazionale, sul destino e le prospettive della filiera e ancor prima sulle misure da adottare in una situazione che continua a essere di estrema difficoltà per migliaia di imprese, multinazionali incluse”.

Per Russo “è questo l'obiettivo delle diverse iniziative e del forte coinvolgimento delle delegate e dei delegati: colmare e superare il disinteresse e la disattenzione nei confronti del lavoro nel turismo che hanno caratterizzato questi quattro mesi di emergenza sanitaria, con la definizione di proposte da parte del sindacato”. L’iniziativa sarà una “discussione articolata e complessa che cercherà di tenere insieme problematiche eterogenee e ugualmente rilevanti, a partire dai temi della salvaguardia occupazionale, della garanzia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, della qualità dell'occupazione, delle inevitabili riorganizzazioni, della precarietà (lavoratori stagionali, in appalto, terziarizzati, a chiamata, somministrati, volontari…) e dell'inclusione e, in termini più complessivi, della definizione di un (nuovo) modello di turismo sostenibile”. I dibattiti, in forma digitale, coinvolgeranno i rappresentanti sindacali dei diversi comparti - alberghi, agenzie di viaggio e tour operator, ristorazione, beni culturali, terme e concessioni - e ricercatori, opinion maker, esperti e rappresentanti dei sindacati internazionali, per ampliare e approfondire il confronto.