Gli effetti del Covid-19 affondano le buste paga italiane. Il numero delle pensioni erogate ha superato quello degli stipendi. È quanto emerge dalla rilevazione della Cgia. A maggio le retribuzioni sono scese a 22,77 milioni. Il 1° gennaio 2019 le pensioni ammontavano a 22,78 milioni: nei mesi successivi, con l'entrata in vigore di Quota 100, sono cresciute di 220 mila unità operando un deciso sorpasso sul numero degli stipendi.

Il sorpasso è avvenuto negli ultimi mesi, con l'esplosione dell'epidemia di Coronavirus, che ha portato un calo di lavoratori attivi. Nell'attuale situazione, spiega la Cgia, per il sistema non sarà facile garantire la sostenibilità della spesa previdenziale che ora supera i 293 miliardi di euro all' anno, il 16,6% del Pil. A livello territoriale, tutte le 8 regioni del Sud hanno un numero di pensioni superiore a quello degli occupati.

Tra le province meridionali solo tre registrano un saldo positivo: Teramo, Ragusa e Cagliari. Al Nord l'unica regione in "difficoltà" è la Liguria, che ha tutte le quattro province con il saldo negativo e il Friuli Venezia Giulia, che ha un saldo pari a zero. Al Centro prevalgono i pensionati nell'Umbria e nelle Marche.