"Avere un governo stabile, e per di più mite, cioè senza quei toni esasperati dell’esecutivo precedente, è un passo avanti. E poi, almeno nella sua composizione, mi sembra che l’attenzione al Mezzogiorno sia grande". A dirlo è il segretario generale della Cgil Puglia Pino Gesmundo, in un'intervista rilasciata sabato 14 settembre alla Gazzetta del Mezzogiorno: "Il primo punto sono le infrastrutture. Quelle materiali, come porti, autostrade, aeroporti. Ad esempio: Rfi ha licenziato il progetto esecutivo che sblocca la Termoli-Lesina, un passo avanti. Ma poi ci sono anche le infrastrutture immateriali, dalla formazione agli asili nido". 

Gesmundo ammette di sapere che "ci aspetta una Finanziaria parecchio dura. Qui il governo dovrà farci capire quali saranno le sue priorità. Lo valuteremo da questo, servono i fatti oltre agli annunci. Per ora pare evidente una volontà di avviare il dialogo con i sindacati e questo è positivo. Conte sarà a Lecce il 22 per le Giornate del lavoro con Landini: è un buon inizio, ma niente carta bianca. Sull'immigrazione, ad esempio, registriamo troppi tentennamenti". Gesmundo afferma anche che la Cgil pugliese "non ha pregiudizi sull'autonomia, ma dobbiamo ripartire dai livelli essenziali delle prestazioni, cioè da un quadro di unità costituzionale. Se la strada è questa, non ci sono preclusioni".