dell'Lo abbiamo visto, ancora, indossare una divisa a beneficio di obiettivi e telecamere. Stavolta è toccato ai Vigili del fuoco, della cui tenuta il ministro Salvini si è “impossessato" sollevando, come già avvenuto in passato, non poche polemiche. Ma oltre all’appropriazione “indebita” di una veste carica di significati (e della quale i veri titolari sono molto gelosi) c’è un problema anche di merito e di coerenza tra annunci, propaganda e concrete azioni di governo. I tre provvedimenti dell’esecutivo giallo-verde che riguardano anche il sistema soccorso (decreto sicurezza, legge di bilancio, maxiemendamento) non contengono infatti alcun intervento strutturale per i Vigili del fuoco. 

"Noi Vigili del fuoco siamo abituati a queste delusioni e il cosiddetto governo del cambiamento, per quanto riguarda le promesse elettorali non mantenute, conferma di essere uguale ai governi che si sono succeduti negli ultimi 20 anni, niente di più, niente di meno – commenta Luca Cipriani, dell'esecutivo nazionale Fp Cgil Vvf –. Lo Stato spende per i Vigili del fuoco solo l'1,07% del totale della spesa del pubblico impiego. Troppo poco per affermare che assicura puntuale soccorso ai cittadini e riconosce il fondamentale ruolo del corpo". 

Ci sono poi delle situazioni specifiche particolarmente delicate. Una di queste è sicuramente quella dei territori terremotati, dove il ruolo dei pompieri nell’emergenza e nella ricostruzione è stato e resta determinante. Ma anche qui alle promesse e agli annunci fatti dal governo e in particolare dal ministro dell’Interno non sembrano seguire i fatti. Caso emblematico di questa situazione è quello di Norcia, dove un decreto del ministro dell’Interno (il numero 1546 dell’11 aprile 2017, in carica c’era Minniti) aveva previsto la classificazione del distaccamento nella cittadina terremotata umbra come “permanente”. Passaggio che non è però concretizzato e, anzi, nell’ultimo periodo sono cominciate a circolare con insistenza notizie su un possibile ridimensionamento del presidio nursino. 

“Non solo non è arrivato nuovo personale, ma sta accadendo il contrario”, afferma Lorenzo Delli Grotti, del comitato Rinascita Norcia, che ha indirizzato una lettera aperta proprio al ministro Salvini. "Dopo il primo periodo post sisma – spiega Delli Grotti –, che ha visto una cospicua presenza delle forze di sicurezza e dell’esercito, i presidi sul territorio sono via via diminuiti e oggi gli atti di sciacallaggio e i furti sono all’ordine del giorno”. Ma c’è di più: “In un momento così delicato – continua il rappresentante del comitato – ci saremmo aspettati che il distaccamento dei Vigili del fuoco di Norcia, attualmente sottodimensionato nell’organico, venisse rafforzato, con personale, mezzi e una sede adeguata (attualmente è ospitato in un prefabbricato, ndr), invece non è stato così e, anzi, circolano voci di un ulteriore indebolimento”. 

Anche il Comune di Norcia, allarmato da questo possibile impoverimento del territorio, era corso ai ripari lo scorso dicembre, emanando una delibera, inviata al ministero dell’Interno e al corpo nazionale dei Vigli del fuoco, nella quale si ribadiva "l’importanza della presenza di un distaccamento permanente”, auspicando "la completa operatività sia con la copertura dell’organico già individuato parzialmente dal provvedimento del capo del corpo del 21 aprile 2017, sia con la realizzazione di una sede logistica moderna ed efficiente".

Ma proprio nelle ultime ore le voci sul possibile declassamento hanno trovato un'importante smentita. A confermarlo è Michele D'Ambrogio, vigile del fuoco della Fp Cgil dell’Umbria: “Nella giornata di mercoledì 9 gennaio abbiamo avviato con buon esito le procedure di raffreddamento del nostro stato di agitazione – spiega –, perché dal comando di Perugia sono arrivate rassicurazioni sul mantenimento della situazione attuale (16 uomini fissi più l’ausilio dei volontari, in particolare per gli interventi notturni) e in prospettiva per un rafforzamento del presidio con altri 14 uomini”. Si tratta, secondo D'Ambrogio, di un risultato positivo, “frutto dell’agitazione che abbiamo avviato nei mesi scorsi, dopo una visita, poco rassicurante, del sottosegretario Stefano Candiani. Oggi però abbiamo messo un punto importante sulla vicenda: Norcia non perderà il suo distaccamento e, anzi, in prospettiva ne avrà uno permanente”.