Da qui a luglio lo stipendio di molti rider di New York triplicherà. I ciclofattorini, per la prima volta nella storia della città, riceveranno un salario minimo. È quanto stabiliscono le nuove norme sulla consegna di cibo a domicilio annunciate lo scorso fine settimana dal sindaco di New York, Eric Adams.

I deliveristas (come li chiamano nella Grande Mela) dovranno guadagnare almeno 17,96 dollari l'ora mance escluse. Le società che li impiegano dovranno adeguare le retribuzioni entro il 12 luglio. Entro il 2025 il salario, parametrato ogni anno sull'inflazione, dovrà salire ad almeno 19,96 dollari l'ora.

Si tratta di un aumento consistente rispetto a quanto guadagnano oggi i rider. Molti di loro portano a casa meno del salario minimo, fissato a New York a 15 dollari l'ora. La nuova legge stabilisce una retribuzione più alta per i lavoratori delle app, in modo che si tenga conto del fatto che le app classificano i fattorini come autonomi, sottoposti quindi a un regime fiscale più alto rispetto ai lavoratori dipendenti. 

Secondo un comunicato stampa dell'amministrazione della città, i 60 mila lavoratori di Manhattan che si occupano di consegne di cibo guadagnano in media circa 7,09 dollari l'ora.

La città afferma che le app di consegna avranno una certa flessibilità nel pagare i fattorini con la nuova tariffa minima. Finché i lavoratori raggiungono l'importo minimo, le app possono scegliere di pagarli per viaggio, per ora lavorata o attraverso una propria formula.

Le app che pagano i lavoratori per il tempo di attesa di un viaggio e per il tempo di percorrenza dovranno pagare almeno 0,30 dollari al minuto a partire dal 2023. Le app che pagano solo quando un rider accetta la consegna, dovranno pagare almeno 0,50 dollari al minuto.

"Quelli che ti portano la pizza sotto la neve e il cibo tailandese sotto la pioggia: questa nuova retribuzione minima garantirà a questi lavoratori, e alle loro famiglie, di guadagnarsi da vivere. Non dovrebbero consegnare cibo a casa vostra, se non sono in grado di mettere il cibo nel piatto nella loro famiglia", ha dichiarato il sindaco Adams.

La tariffa oraria di 19,96 dollari è inferiore ai 23,82 dollari proposti originariamente dal Dipartimento per la tutela dei consumatori e dei lavoratori (DCWP). L'annuncio di domenica arriva dopo mesi di trattative tra i lavoratori, i funzionari pubblici e le aziende di app. La legge rappresenta un compromesso tra i sostenitori dei lavoratori, che avevano suggerito un minimo di circa 24 dollari l'ora, e le aziende di consegna, che avevano spinto per escludere dalla retribuzione i viaggi cancellati e creare un calcolo inferiore per il tempo trascorso sulle app.

Aziende come Uber e DoorDash già protestano, sostenendo che la nuova soglia costringerà ad aumentare i prezzi e a ridurre la flessibilità degli orari.

Il nuovo tasso di retribuzione minima, ha dichiarato il commissario del DCWP Vilda Vera Mayuga, "garantirà loro una retribuzione giornaliera migliore, pur consentendo la flessibilità sia alle app che ai lavoratori".

L'approvazione arriva dopo quasi tre anni di battaglia da parte del Workers Justice Project, un sindacato che si batte per migliori condizioni di lavoro e di vita per i lavoratori essenziali a basso salario e per i migranti di New York. Ligia Guallpa, direttrice esecutiva del Worker's Justice Project di Brooklyn, ha definito la notizia un "momento storico per la città di New York". "Questa norma fisserà il livello di retribuzione per tutti i fattorini che lavorano instancabilmente - sia in caso di pandemia, che di tempesta di neve o di incendio - e ai quali è stato negato un salario di sussistenza per troppo tempo", ha dichiarato Gullapa in un comunicato. "Anche se c'è ancora lavoro da fare, un salario minimo per gli addetti alle consegne di cibo trasformerà la vita di migliaia di famiglie in tutta la città e renderà ai fattorini una giustizia attesa da tempo".

Eppure, come scrive Techcrunch, molti sostengono che la paga minima non sia sufficiente a coprire i costi della vita a New York. "Non c'è dubbio che questo sia un passo avanti positivo, ma la questione della retribuzione è stata studiata e approfondita, e semplicemente non è sufficiente per questo lavoro", dichiara a Techcrunch Veena B. Dubal, professore di diritto presso l'University of California College of the Law di San Francisco. "Si tratta di un lavoro pericoloso e il costo della vita a New York è piuttosto alto".