A niente sono valse le continue sollecitazioni nei confronti dell’azienda. Ad oggi, Aqp e Gest continuano a scaricarsi le responsabilità del mancato pagamento della mensilità del mese di giugno e della 14ma. Nel frattempo i 44 lavoratori della Gest sono vicini alla scadenza della mensilità di luglio (con la quale sarebbero tre le buste paga da percepire). Se non si troverà una soluzione accettabile entro 24 ore sarà sciopero a oltranza.  

“Abbiamo avuto varie interlocuzioni”, afferma Franco Giancane, coordinatore regionale Filctem Cgil per quanto riguarda l’appalto letturisti, “con il responsabile del settore per Aqp, il quale sostiene che l’azienda ha liquidato il primo trimestre e sta provvedendo ad anticipare il secondo, ma il conto corrente dei lavoratori registra un profondo rosso. E le rate del mutuo non pagate, insieme alle fatture inevase, si accumulano. Acquedotto Pugliese provveda direttamente al pagamento del dovuto, così come previsto dal Decreto Legislativo 76 del 2003, dall’articolo 1676 del Codice civile e dall’articolo 13 del Capitolato speciale d’appalto, sussistendo la responsabilità della stazione appaltante per il pagamento della mensilità e per il versamento dei relativi oneri previdenziali e fiscali”.

“La federazione di settore della Cgil – si legge nel comunicato che denuncia questa situazione – chiede ad Aqp di imporre all’appaltatore il rispetto dell’articolo 22 del Capitolato per evitare di essere chiamato in solido nella eventuale azione risarcitoria riferita alle spese che i lavoratori, impropriamente, sostengono per prestare la loro opera, utilizzando l’autovettura personale in sostituzione del mezzo aziendale e senza vedersi riconosciuto, in alternativa, il rimborso chilometrico stabilito dalla legge. È arrivato il momento che la stazione appaltante intervenga per risolvere una situazione che essa stessa ha contribuito a creare. Da tempo abbiamo chiesto ad Aqp e alla Regione Puglia, proprietaria unica di Aqp, di internalizzare il servizio, evidenziando che si sarebbe trattato di un’operazione vantaggiosa per tutti: per i lavoratori e per l’Ente che nel triennio risparmierebbe 2 milioni. Si passi dalle parole ai fatti: non ci faremo incantare dalle promesse della campagna elettorale”.

“Non si comprende l’immobilismo di Aqp verso la Gest. È vero che di fronte ad una percentuale di letture valide pari al 96.5 per cento, Gest abbia raggiunto una percentuale di letture valide pari all’84,5 per cento? È vero che la 35esima settimana è consegnata con il 34 per cento in meno di letture da eseguire? Ciò significa che per quel lotto ci sarà il 34 per cento di famiglie pugliesi che riceverà una fattura con letture presunte e non reali. Che cosa aspetta Aqp ad avvalersi della facoltà di risolvere il contratto, che scade a settembre? Proprio a settembre Aqp farà il conguaglio delle penali, trattenendo gran parte degli importi, chi ci assicurerà che Gest sarà in grado di corrispondere le mensilità dovute ai lavoratori, se già oggi non riesce a mantenere fede ai suoi impegni?”.

“Sono domande che non ci lasciano presagire nulla di buono – dice Franco Giancane –. Per questo motivo aspetteremo altre 24 ore, dopo di che proclameremo lo sciopero ad oltranza e ci recheremo sotto la sede di Aqp per fare valere le giuste ragioni dei lavoratori. I diritti non si toccano: Acquedotto e la proprietà hanno il dovere di chiudere una volta per tutte quello che in questi anni si è palesato come un vero e proprio calvario. C’è un solo modo per scrivere la parola fine: internalizzare il servizio”.