C’è un’industria in Italia che non si vede, ma che realizza tutto ciò che vediamo “dal vivo”, centinaia di migliaia di piccoli e grandi eventi che producono milioni di euro di fatturato. Un settore strategico per il paese, con migliaia di addetti e milioni di partecipanti, che occupa buona percentuale delle stanze degli alberghi e dei ristoranti, garantendone la sopravvivenza e rendendo le città più vive e sicure.

Noi siamo gli operatori dello spettacolo, tutti in ginocchio per l’impossibilità di lavorare, condizione che si protrarrà ancora a lungo. Molti di noi “invisibili” che lavorano per la buona riuscita di un concerto sono in grande difficoltà. Oggi più che mai chiediamo un’attenzione decisa e l’aiuto concreto delle istituzioni, pena la scomparsa di una lunga serie di aziende, di professioni, di operatori.

Cerchiamo il dialogo, il confronto con le istituzioni e con quelle associazioni di settore che consapevolmente vorranno provare a ridisegnare insieme un futuro e non solo preservare i propri privilegi o migliorare la propria posizione individuale.

Musica dal vivo è quella che si suona, si prova e si studia tutti i giorni in migliaia di luoghi, nelle case, nelle strade, nei bar, nei teatri, nei palasport, nelle piazze, nelle arene. Quella musica che viene suonata da migliaia di ragazze e ragazzi e che coinvolge le professionalità più svariate. La musica dal vivo dà lavoro a migliaia di professionisti, che creano un indotto economico rilevante, ma anche culturalmente e socialmente fondamentale.

Oggi vogliamo risposte concrete alle domande che tutti ci siamo posti in questo periodo, soprattutto relativamente al futuro economico delle tante famiglie che già da mesi non hanno alcuna fonte di sostentamento. Vogliamo che vengano attivate azioni di tutela e di supporto adeguate e permanenti,  in particolare per tutte quelle realtà escluse dal Fus (Fondo Unico dello Spettacolo), come noi.

Tutti insieme PER:

L’individuazione immediata di uno Statuto del lavoro dello spettacolo, che determini con chiarezza i requisiti del professionista, le condizioni contrattuali, le protezioni previdenziali e assistenziali, le norme fiscali.

La ripartenza  della filiera dal basso. Far sì che siano realizzate e finanziate tutte le iniziative utili alla ripartenza delle attività di spettacolo.

L'individuazione di adeguata protezione di continuità di reddito per i periodi di non lavoro.

(Un estratto dal Manifesto "Per gli invisibili", promosso da P.E.R)