“Per vincere nel mondo dell’auto non contano solo i numeri delle auto prodotte e vendute, bensì anche la qualità del prodotto e la concertazione con il sindacato”. A dirlo è l'amministratore delegato del gruppo Volkswagen, Martin Winterkorn. Che presenta conti eccezionali (+ 25 per cento nei ricavi, utile record raddoppiato a 15 miliardi e un bonus di 7.500 euro a dipendente) e punta a diventare entro il 2018 il produttore numero uno del mondo, scalzando General Motors (per adesso è stata superata Toyota).

“Nel 2018 non vogliamo essere soltanto un'azienda che produce e vende 10 milioni di veicoli – spiega Winterkorn –, il numero uno mondiale, bensì anche un'azienda con alti margini di profitto di almeno l'8% e l'azienda dell'auto che più d'ogni altra fa felici sia i suoi clienti sia i suoi lavoratori. Contano anche fattori qualitativi e sociali, non solo quantitativi”. D’altronde, spiega l’ad di Volkswagen, “la cogestione per noi è strategica, è valore costitutivo del nostro successo. Il ruolo del sindacato, anche nel Consiglio di Sorveglianza, il dialogo continuo tra i nostri capi del personale e i leader del sindacato sono elementi decisivi della nostra forza”.