A mezzogiorno inizia l'incontro decisivo fra il governo e i sindacati dei tassisti, giunti al sesto giorno di protesta contro le liberalizzazioni. E per il quarto giorno consecutivo il popolo delle auto bianche si radunerà al Circo Massimo. Nel frattempo, la Prefettura ha chiesto al Comune di Roma e alla Questura "di segnalare ogni disservizio che possa comportare l'interruzione di pubblico servizio", in riferimento alla circolazione dei taxi.

La Prefettura ha dunque diffidato i tassisti dall'interrompere il servizio, atto che potrebbe precedere la precettazione. Sarà compito di polizia e vigili urbani ora vigilare e segnalare eventuali carenze o mancanze nella turnazione dei taxi a Roma.

Il testo della piattaforma delle rivendicazioni approvato ieri dai tassisti, dopo essere stato modificato dal 'parlamentino' dei rappresentanti della categoria, prevede una serie di richieste: un secco no alla gestione del settore da parte di un'Authority nazionale, ma vede positivamente il cercare un'intesa tra categorie e amministrazioni locali; l'incremento del numero di licenze, ove necessario, "in considerazione dei limiti di capienza dei bacini territoriali" e previa concertazione con i sindacati; la possibilità per i titolari di licenza di essere sostituiti alla guida da chiunque sia in possesso dei requisiti professionali e morali; intese con i sindaci di ogni città per le turnazioni atte a garantire un servizio minimo per ciascuna ora del giorno; massima pubblicizzazione delle tariffe e maggiore libertà nella fissazione di queste ultime.