"Oggi nel paese soffia di nuovo un vento che non ci piace. Sono tante, troppe le cose che non tornano in questi giorni. Dobbiamo riproporre la responsabilità di essere cittadini democratici, chiediamo giustizia che sola può chiudere la pagina della violenza". Lo afferma il segretario generale della Cgil Susanna Camusso in piazza Loggia a Brescia per la commemorazione della strage del 28 maggio 1974. "Oggi - ha osservato - torna la strategia della tensione, uno scontro che di nuovo guarda alla qualità della democrazia. Viene messo in discussione il patto di cittadinanza, che è quello fiscale che guida il paese. Si approfitta di un paese in crisi, cui troppe volte si è risposto frammentando".

Una commemorazione "amara", ha detto ancora la dirigente sindacale, perché a 38 anni dalla strage che provocò 8 morti e 102 feriti manca ancora la verità giudiziaria dopo l'ultima sentenza di assoluzione del 14 aprile scorso. Camusso ricorda che quella bomba è scoppiata durante una manifestazione sindacale e del comitato antifascista indetta contro il "clima del terrorismo nero", ma quella strage è anche frutto "di complicità e depistaggi". La richiesta è aprire gli archivi di Stato e ottenere la verità "per tutti e per le famiglie delle vittime".