"Che fine ha fatto la legge su Pompei, e, con essa le assunzioni previste? Non si sa: insieme alla casa dei Gladiatori sembra che, con la nuova manovra, sia crollata la previsione di assunzione straordinaria di 180 nuovi dipendenti, di cui 18 dirigenti, prevista per rimpolpare lo scarno organico del personale in servizio a Pompei". Lo afferma in una nota Antonio Crispi, della segreteria nazionale Fp Cgil.

"Altrimenti - prosegue la nota - non si spiega come mai la richiesta di autorizzazione all’effettuazione delle assunzioni che il Mibac ha inviato sin dalla fine dello scorso mese di luglio ai ministeri competenti giaccia nei cassetti della Funzione Pubblica e dell’Economia, i quali ancora non danno le loro risposte dovute sulla base della previsione della legge stessa".

Osserva il sindacalista che "la nuova manovra prevede un ulteriore taglio del costo del lavoro che causerà un esubero nell’organico del ministero di ben quattromila unità circa e 40 dirigenti, e quindi chiude gli spazi ad ogni possibile assunzione, almeno in attesa che il blocco del turn over assorbisca le eccedenze tramite i pensionamenti. Quindi circa sei anni".

"Insieme alla nuove assunzioni - si legge - risultano a oggi scomparse anche le risorse, 110 milioni di euro, che il ministro per gli Affari Regionali doveva rendere disponibili per il finanziamento degli interventi di manutenzione straordinaria e di cui non vi è traccia visibile. Tutto questo malgrado la pompa magna con la quale era stata presentata la legge, che finalmente doveva affrontare le condizioni di degrado di uno dei più importanti siti archeologici, e che invece rischia di finire tra le maglie dei tagli pesantissimi che hanno colpito il Mibac".

"Pertanto - conclude Crispi - il crollo della casa dei Gladiatori è servito solo a confezionare l’ennesimo spot governativo: aspettiamo che il prossimo crollo proponga l’ennesima passerella di politici afflitti dallo stato di degrado del nostro patrimonio culturale, con buona pace di chi si batte seriamente per la sua tutela e valorizzazione".