Depositato al Tar il ricorso di Cgil e Inca contro il decreto sul contributo per i permessi di soggiorno. “Il tributo – sostengono Vera Lamonica, segreteria confederale della Cgil e Morena Piccinini, presidente dell'Inca – incide sulle persone più deboli ignorandone di fatto la scarsa capacità contributiva, penalizza maggiormente con la sua gradualità di applicazione i lavoratori stagionali, le somme raccolte solo in minima parte vanno ad alimentare il miglioramento dei processi amministrativi a vantaggio del fondo rimpatri e delle misure di pubblica sicurezza”.
Il paradosso è che in questo modo, dicono le due sindacaliste, “i costi delle politiche di contrasto alla immigrazione irregolare vengono così addebitati a chi si impegna e si sforza per rimanere nella regolarità e si è avviato al processo di integrazione”.

Per questo Cgil e Inca hanno depositato presso il Tar del Lazio il ricorso per chiedere l'annullamento del decreto che istituisce il contributo aggiuntivo per i permessi di soggiorno. Il ricorso chiede la sospensione del provvedimento fino al giudizio del Tribunale Amministrativo. Ricorrendo per l'annullamento del decreto 304 del 6 ottobre 2011, la sentenza avrà effetto sulla totalità dei soggetti interessati dalla norma e non, come quando si ricorre per i singoli, sui soli ricorrenti."