Dopo 21 anni riprendono le indagini sul fallito attentato dell'Addaura contro Giovanni Falcone con nuovi soggetti iscritti nel registro degli indagati dei quali però non si conosce l'identità. L'unica certezza è che la Procura della Repubblica di Caltanissetta, che conduce l'inchiesta, ha ordinato il prelievo delle tracce di Dna dalla muta, dalle pinne e dagli occhiali adoperati da sub che il 19 giugno 1989 piazzarono una borsa con 20 chili di esplosivo sulla scogliera nella quale si affacciava la villa di Falcone sul lungomare dell'Addaura.