La Kme, azienda multinazionale del rame, ha annunciato oggi, 11 gennaio, 275 esuberi, con il fermo di due forni. "Perdurando la pesante situazione economica e di mercato, senza che ad oggi vi siano segnali di inversione di tendenza - si legge in una nota del gruppo fiorentino riportata da Adnkronos - Kme ha ufficialmente annunciato alle organizzazioni sindacali provvedimenti tesi al risanamento economico ed alla razionalizzazione ed ottimizzazione della capacità produttiva del gruppo, sia in Italia che all'estero, nonché al contenimento dei costi di struttura".

Per quanto riguarda le attività italiane l'azienda ha deciso alcune modifiche della sua struttura industriale. Anzitutto sarà fermato uno dei cinque forni fusori nello stabilimento di Fornaci di Barga (Lucca) massimizzando al contempo l'utilizzo del nuovo forno per la raffinazione del rame, appena installato nello stesso sito. In secondo luogo, per quanto riguarda l'officina meccanica Lime, di Campo Tizzoro, da tempo priva di commesse, ne è stata decisa la fermata.

"In conseguenza dei provvedimenti sopradescritti e , soprattutto, del calo ormai strutturale dei volumi (- 43% negli
ultimi otto anni e -7% nel 2012 nei confronti del 2011) - spiega Kme - si rende quindi necessaria una razionalizzazione dell'organico, risultando in esubero 275 persone (95 nel sito di Serravalle Scrivia,  142 nel sito di Fornaci di Barga, e 38 presso le officine Lime di Pistoia). L'azienda non mira a licenziamenti di massa e per questo ha avviato oggi un confronto con i sindacati sul tema, confidando nella loro consapevolezza della situazione e nel senso di responsabilità che ha sempre caratterizzato le relazioni industriali di Kme".

L'auspicio "è che, attraverso una trattativa, si possano trovare delle soluzioni ad impatto sociale sostenibile, quali la cassa integrazione a zero ore, limitando per quanto possibile i suddetti povvedimenti - conclude la nota - nel rispetto delle persone e del quadro di valori aziendali. Tali soluzioni, però, dovranno anche essere risolutive ed adeguate ad assicurare un futuro all'azienda".