Oggi 16 febbraio in tutte le aziende della Regione, inizieranno a uscire gli avvisi per dare ai precari "storici" del servizio sanitario regionale un contratto a tempo indeterminato.  "Una conquista fondamentale per contrastare il precariato, che darà delle prospettive certe, stando ai primi riscontri dati dalle aziende sanitarie, a oltre 1000 lavoratrici e lavoratori che, in possesso dei requisiti previsti dalla legge Madia, parteciperanno ai bandi", si legge in un comunicato Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl. 

"Un accordo che nasce dal protocollo di Intesa con la presidenza del Consiglio del 30 novembre 2016, quello che porterà anche al rinnovo del contratto collettivo nazionale della sanità e nel quale fu condivisa dal governo e da Cgil, Cisl e Uil la necessità di superare il problema precariato. Fenomeno che in sanità si è sviluppato soprattutto in relazione al blocco del turnover degli ultimi quattro o cinque anni", continua la nota. 

L'impegno dei sindacati  su questo processo "sarà quello di garantire a tutti coloro che, in possesso dei requisiti, faranno domanda di partecipazione agli avvisi, di essere stabilizzati e avere un contratto a tempo indeterminato". Nell'accordo sottoscritto il 28 dicembre tra il presidente Bonaccini e i sindacati è infatti prevista la più ampia stabilizzazione possibile di personale, cosa che deve avvenire attraverso i bandi predisposti dalle diverse aziende". 

"Per questo abbiamo chiesto alla Regione di aprire il confronto nell'organismo di controllo sancito dall'accordo, proprio per evitare che in alcune aziende ci siano numeri inferiori di stabilizzazioni rispetto a tutti coloro che hanno maturato il diritto e, nello stesso tempo, per scongiurare il rischio che i criteri definiti lo scorso 28 dicembrevengano interpretati in termini riduttivi", continua il comunicato. 

"Considerato che l'accordo siglato con il presidente Bonaccini è, per numeri e contenuti, rilevante nel panorama nazionale, siamo convinti che questo confermi l'impegno e il lavoro fatto dalle organizzazioni sindacali verso i professionisti, alcuni molto giovani, che sono entrati negli ultimi anni nel nostro sistema sanitario regionale. Professionisti che vedranno, grazie a questa azione sindacale, un riconoscimento importante del loro lavoro, finalizzato a garantire la continuità e la qualità che la nostra sanità deve avere e deve mantenere anche in futuro", termina la nota.