Prosegue l'ostruzionismo da parte delle opposizioni al dl Fare: sono infatti 251 gli ordini del giorno sul decreto presentati da M5s, Sel e Lega, mentre solo pochi di essi sono stati depositati da singoli deputati della maggioranza. Il timore di maggioranza e governo è che la discussione e il voto, che avverranno dopo la fiducia, richiedano parecchie ore, il che lascia presagire una seduta fiume della Camera.