È nata Apac, l'associazione dei professionisti delle assicurazioni e del credito, categoria che conta oltre 207 mila addetti (130mila promotori finanziari, 70mila produttori assicurativi e 7mila periti assicurativi) e produce circa 235 miliardi di euro di raccolta di danaro, pari al 3 per cento della ricchezza complessiva degli italiani.

L'associazione ha preso il via oggi in Cgil alla presenza del segretario confederale Elena Lattuada, per la quale “con la nascita di Apac si apre per il sindacato una doppia sfida: dare tutela e rappresentanza, accanto ai dipendenti, anche ai lavoratori autonomi e ai professionisti e ricomporre per tal via il mondo del lavoro del settore, evitando che nello stesso luogo di lavoro si attui il dumping contrattuale”. Sulla stessa linea il segretario generale della Fisac-Cgil, cui l'Apac si affilia, Agostino Megale, convinto che “con la costituzione di Apac, si gettino le fondamenta di una struttura di ascolto e di rappresentanza delle esigenze di promotori finanziari, produttori e periti assicurativi verso l'obiettivo di riunificazione con i lavoratori dipendenti del comparto sotto uguali dirittti di cittadinanza, a partire dalla maternità”.

Serve quindi una riforma del lavoro che tuteli chi vuol essere realmente un professionista così come chi subisce l'uso improprio del lavoro autonomo. È perciò necessario che il Parlamento adotti anche in Italia uno strumento come lo Statuto del lavoro autonomo e professionale proposto, in questa legislatura dall'on. Cesare Damiano (insieme a Piero Fassino).

Ma per la Cgil è ancora più importante che i contratti collettivi nazionali e di secondo livello regolino le modalità di lavoro dei professionisti
evitando le clausole vessatorie; così come è importante che i compensi e le provvigioni siano equi con minimi concordati collettivamente; che in caso di malattia, maternità e infortunio ci siano tutele sociali esigibili; che si venga sostenuti quando si perde il lavoro o in caso di ritardo dei pagamenti o ancora quando si sospende la prestazione per contenziosi legali con le aziende mandatarie.