“Il precariato è un problema che incombe sull’Italia intera. Il governo come pensa di risolvere il problema? Modificando l’articolo 18 e favorendo i licenziamenti? Chiediamo al governo di garantire il diritto al lavoro, che è sinonimo di libertà e dignità”. A dirlo è Rosi Tarsi, ex lavoratrice di call center e aderente alla Slc Cgil Calabria, parlando dal palco di piazza San Giovanni nel corso della manifestazione nazionale Cgil a Roma. “La Calabria – ha spiegato – si segnala per l’assenza dello Stato, la crisi economica, l’altissimo tasso di disoccupazione e inoccupazione. Oggi si vive soprattutto di pensioni e ammortizzatori sociali, con la maggioranza dei lavoratori che è costretta a scendere a compromessi”. Tarsi, infine, ha raccontato la sua vicenda personale di lavoratrice, con gli ultimi quattro anni segnati da cassa integrazione in deroga e mobilità, dipendente di un’azienda che prima “ha sottopagato i lavoratori”, poi “è fuggita all’estero con le nostre ultime tre mensilità e con i nostri Tfr”, tutte vicende – ha concluso – su cui si è già pronunciato per ben tre volte il Tribunale di Locri.